Troverete centinaia di
pagine scritte su Cefalù, sia on-line sia sulle guide tradizionali: non c’è
certo il bisogno, in queste righe, di scriverne ancora.

Sicuramente avrete
presente l’immagine più rappresentativa del paese, la sua Cattedrale normanna che sembra proteggere le case del centro
storico ai piedi della Rocca; e
molto probabilmente avrete letto dei suoi monumenti più famosi, del lavatoio medievale, del Museo Mandralisca, del Tempio di Diana, dell’Osterio Magno o avrete sentito parlare
della sua storia, della sua splendida spiaggia, dei ristoranti tipici o dei
locali notturni. E poi ancora architettura, escursioni, mare, sole, turismo,
cucina, folklore…
A tutto quello che
sapete già o che potrete conoscere su Cefalù, a noi piace aggiungere quel
sentimento di familiarità e di confidenza con un paese che non può e non deve
essere considerato solo un “turistificio”, una macchina estiva spremi-turisti.
Cefalù ha molto altro da offrire rispetto a quel poco che spesso la folla di
bagnanti d’agosto riesca a cogliere: gli odori ed il rumore dei piatti a tavola
dalle finestre delle cucine, le gocce d’acqua dei vestiti stesi ad asciugare
sui balconi, i fiori delle nicchie votive nei vicoli, i fichi d’india che
crescono tra le tegole delle vecchie case, l’acqua ghiacciata e dolce del fiume
sotterraneo, o i gatti accucciati sulle scalinate di pietra delle chiese tra i
vasi di pomelia.
Se
vi va, ci farà piacere indicarvi strade fuori dai soliti percorsi:
qualche piccola “putia” dove vale la pena fare un salto, o qualche angolino del
paese in cui difficilmente si passa per caso;

mangiare su una terrazza in riva al mare o comprare degli ottimi dolci di ricotta in una vecchia pasticceria; conoscere Terry per un taglio di capelli, o Luisa e i suoi vestiti fatti a mano;
o ancora ascoltare la storia di un pittore eccentrico e geniale arrivato molti
anni fa da Roma, o di un ragazzino salvato dalle onde del mare invernale in
tempesta, proprio sugli scogli dietro le mura… E molto altro!